Per la carenza di ferro e l’anemia esistono rimedi naturali, integratori e farmaci e anche l’alimentazione ha un ruolo importante.

In questo articolo affronteremo i sintomi, le cause, gli alimenti e tutti i rimedi per la carenza di ferro. Vedremo anche come poter agevolare l’assorbimento del ferro, poiché la sua biodisponibilità può essere una delle cause della carenza di ferro o uno dei motivi per cui alcune terapie risultano inefficaci.

Il ferro è un minerale indispensabile per la vita e la salute, è importante in gravidanza e può risultare utile dopo che si è perso molto sangue come nel caso degli interventi chirurgici.

Le persone che hanno una dieta strettamente vegetariana devono prestare maggior attenzione ai livelli di ferro nel sangue poiché rischiano maggiormente di andare incontro a carenza di ferro.

Il ferro (Fe) è un metallo che tutti conosciamo, molto diffuso sulla terra, importante nella produzione industriale, ha segnato anche, col suo nome, un’età della storia…adesso scopriamo il ferro come Miglior Medicamento… buona lettura!

Proprietà del ferro (Fe), un minerale nel sangue

Prima di affrontare la carenza di ferro vediamo quali sono le proprietà del ferro e perché una sua carenza risulta così grave.

Nel nostro organismo sono presenti circa 4 g di ferro.

Circa il 60% del ferro si trova nell’emoglobina presente nei globuli rossi del sangue e serve a trasportare l’ossigeno dai polmoni a tutte le cellule dell’organismo.
È proprio alla presenza di ferro che si deve il colore rosso del sangue!

Oltre che nell’emoglobina il ferro è presente per circa il 12% anche in composizione con altre importanti proteine.
In particolare si trova:

  • nella mioglobina presente nei muscoli, cuore compreso, ai quali assicura riserva e apporto di ossigeno, necessario per il movimento delle cellule contrattili
  • nei citocromi, importanti enzimi della catena respiratoria, indispensabili per la produzione di energia
  • in altri enzimi ossidoriduttivi implicati nelle reazioni cellulari

Un quarto circa del ferro presente nell’organismo si trova depositato nel fegato, milza e altri tessuti, sotto forma di ferritina, molecola che funge da scorta di ferro, utilizzabile in caso di necessità.

Lo 0,1% del ferro si trova circolante nel sangue, unito a una proteina, la transferrina. Questa lo trasporta sopratutto al midollo osseo, per la produzione di cellule del sangue.

Pochissimo è il ferro che noi eliminiamo, circa 0,5-1 mg al giorno, con le feci, urine e desquamazione delle cellule epidermiche e intestinali. Il ferro presente nei globuli rossi invecchiati, viene recuperato dall’organismo e riutilizzato.

Fabbisogno giornaliero di Ferro (Fe)

Per non andare in carenza di ferro l’organismo necessita di un apporto giornaliero di ferro che varia però con l’età e il sesso.

In genere il fabbisogno giornaliero di un uomo adulto è di circa 10 mg al giorno; a una donna in età fertile ne occorrono 15 mg al giorno, perché si hanno perdite maggiori di ferro dovute al ciclo mestruale; a una donna in stato di gravidanza necessitano fino a 30 mg al giorno, per la sua salute e le necessità del feto.

Carenza di ferro e anemia

Nonostante le poche perdite di ferro e il riutilizzo da parte dell’organismo del ferro presente nei globuli rossi invecchiati, si può verificare comunque una carenza di ferro, che nei casi prolungati o più gravi può portare ad anemia (basso numero di globuli rossi nel sangue).

Le principali cause della carenza di ferro possono essere:

  • Scarso apporto di ferro per una dieta ricca di cereali e povera di proteine animali
  • Carente assorbimento del ferro a livello intestinale per esempio per mancanza di succhi gastrici necessari per trasformare il ferro presente negli alimenti in Fe2+ (forma che può essere assorbita)
  • Perdite di sangue, come in caso di mestruazioni eccessive, emorragie o patologie gastrointestinali, ulcere, emorroidi ecc.

In tutti questi casi la carenza di ferro può portare ad anemia sideropenica, nella quale i globuli rossi risultano più poveri in emoglobina.

Sintomi della carenza di ferro

Quando si instaura una carenza di ferro, i sintomi che si percepiscono sono dovuti principalmente ad un deficit nell’ossigenazione dei tessuti.
Si può quindi avere:

  • Eccessivo pallore della cute
  • Stanchezza, facile affaticabilità, sonnolenza
  • Disturbi visivi e auditivi
  • Irritabilità
  • Mal di testa
  • Palpitazioni
  • Può verificarsi anche un aumento della frequenza cardiaca, perché l’organismo tenta di ovviare al minor apporto di ossigeno, accelerando la circolazione.

Ferro e gravidanza: come evitare la carenza di ferro?

Per una donna uno dei momenti in cui è più facile che si instauri una carenza di ferro è il periodo di gravidanza.
Infatti nel suo sviluppo il feto deve produrre l’emoglobina necessaria a fabbricare i suoi globuli rossi e per questo attinge alle riserve della madre.

I rischi della carenza di ferro in gravidanza riguardano sia la salute della mamma che del bambino. La madre deve reintegrare il ferro perso per non incorrere in un’anemia e il bambino rischia, in caso di carenza di ferro un alterato sviluppo del sistema nervoso, una nascita sottopeso e un parto prematuro.

Ad una donna in gravidanza possono essere consigliati farmaci o integratori di ferro, in modo da evitare questi pericoli e far sì che il bimbo abbia alla nascita le giuste scorte di ferro. Il latte materno infatti non contiene moltissimo ferro, ma rischiano una carenza solo i bimbi nati prematuri. Oltre a fare gli esami di routine, per qualsiasi dubbio sentire un medico o un ginecologo.

Rimedi per la carenza di ferro

rimedi per la carenza di ferro
Per contrastare i sintomi ed evitare la carenza di ferro possiamo ricorrere ad alcuni alimenti, rimedi naturali, integratori e farmaci

I rimedi per la carenza di ferro sono rivolti ad aumentare l’apporto di questo elemento, sia introducendo cibi ad alto contenuto di ferro, sia migliorando le condizioni di assorbimento intestinale.

I principali rimedi per la carenza di ferro e l’anemia sono:

  • Alimenti ricchi di ferro
  • Sostanze naturali che ne favoriscono l’assorbimento
  • Farmaci o integratori di ferro

Il ferro negli alimenti si trova generalmente legato a delle proteine. Il succo gastrico scinde questi legami formando sali ferrosi più facili da assorbire.
Il processo è facilitato dalla presenza di vitamina C che favorisce la trasformazione del ferro, presente negli alimenti, in ferro Fe2+ adatto ad essere assorbito (ricordo che il ferro Fe3+, abbondante in natura, non è assorbito).

La vitamina C è utile perché favorisce l’assorbimento del ferro, per meglio curare un’anemia; l’apporto di acido folico, è importante per la sintesi dell’emoglobina.

Alimenti ricchi di ferro

Un’alimentazione con alimenti ricchi di ferro può aiutare in quei casi in cui la carenza di ferro è lieve o di supporto alle terapie farmacologiche se si soffre di anemia; può essere inoltre consigliabile in caso di gravidanza o dopo interventi chirurgici in cui si è perso molto sangue.

Sono particolarmente ricchi di ferro gli alimenti di origine animale come:

  • Carne e fegato
  • Pesci
  • Molluschi

In questi alimenti il ferro, legato alla emoglobina, risulta più sensibile all’attacco dei succhi gastrici e, sotto forma di Fe2+, viene assorbito a livello del duodeno e prima parte del digiuno.

Tra gli alimenti di origine vegetale invece sono ricchi di ferro:

  • Funghi
  • Legumi
  • Frutta secca
  • Cacao e cioccolato

Il ferro è inoltre presente nelle foglie verdi e in alcune piante aromatiche:

E’ importante sottolineare che il ferro negli alimenti vegetali, soprattutto quelli a foglia verde, risulta meno disponibile perché legato a composti come ossalati e fitati (derivati dall’acido fitico) che tendono a formare complessi che rendono il ferro meno digeribile (Fe3+).

Ma una soluzione può esserci…anche se non sempre può essere sufficiente…

Ferro e Vitamina C

La vitamina C agevola l’assorbimento di ferro e per questo può essere utile in caso di carenza o anemia.

Quindi per poter usufruire anche del ferro presente negli alimenti, soprattutto quelli di origine vegetale, è bene assumerli in presenza di vitamina C e acido citrico che, scindendo tali complessi, rendono il ferro più disponibile e facile da assorbire.
A tal proposito possono risultare utili alcuni alimenti come i kiwi, arance e i limoni che possono essere un ottimo condimento…

Oltre agli articoli sule proprietà delle Arance e del Limone, per approfondire i benefici e l’uso terapeutico della vitamina C ho scritto anche questo articolo: Proprietà della Vitamina C (Acido Ascorbico)

In caso di carenza di ferro si deve fare attenzione ad alimenti quali te, caffè e alcolici che, al contrario, limitano l’assorbimento del ferro.

Farmaci e integratori di ferro

Se la carenza di ferro è accertata da esami del sangue, in caso di anemia o se le necessità di ferro risultano più rilevanti, come in caso di gravidanza, si può ricorrere a farmaci che contengono ferro o integratori di ferro.

Le principali differenze tra integratori di ferro e farmaci sono il costo e la formulazione: eccipienti o altri principi attivi in associazione che possono facilitare l’assorbimento di ferro.

Farmaci per la carenza di ferro

I farmaci a base di ferro (Ferrograd C®, Ferrograd Folic®, Tardyfer®, ecc…) richiedono l’obbligo di ricetta medica e risultano più economici rispetto agli integratori. Questi farmaci, a volte, possono contenere anche acido ascorbico (vitamina C) o acido folico. In alcuni casi possono dare problemi di assorbimento o qualche effetto collaterale, come pesantezza di stomaco, feci scure o diarrea.

Integratori per la carenza di ferro

Gli integratori di ferro, quelli prodotti da aziende serie, hanno prezzi più elevati rispetto ai farmaci. Il costo maggiore dovrebbe essere giustificato dal fatto che gli integratori di ferro sono formulati e studiati per aumentarne l’assorbimento e diminuire gli effetti collaterali.

Solitamente gli integratori di ferro contengono anche Vitamina C, acido folico o altre sostanze naturali, utili per facilitare l’assorbimento del ferro o la produzione di globuli rossi ed emoglobina, in caso di anemia o gravidanza.

In questi casi, per qualsiasi dubbio e per un giusto apporto di ferro è sempre meglio farsi consigliare da un esperto della salute, medico o farmacista, poiché non è facile orientarsi tra tutti i rimedi per la carenza di ferro.

Per approfondire ulteriormente gli approcci scientifici per la carenza di ferro e l’anemia consiglio anche questo articolo scientifico: Diagnosis and management of iron deficiency anemia in the 21st century

Le chiavi della salute di Miglior Medicamento

Grazie per la lettura!