I sintomi del reflusso gastroesofageo caratterizzano questa patologia, ad oggi tra le più diffuse nel mondo occidentale e in Italia.
I sintomi del reflusso gastroesofageo si dividono in tipici e gravi. E’ importante distinguerli correttamente per capire perché alcuni sintomi possono essere pericolosi per la nostra salute.
I sintomi tipici del reflusso gastroesofageo sono quelli più comuni. Essi non sono gravi ma, se ricorrenti, possono portare a complicazioni.
I sintomi gravi del reflusso gastroesofageo invece non sempre sono riconducibili a questa patologia. Essi possono essere pericolosi oltre che debilitanti.
Scopriamo e analizziamo i sintomi del reflusso gastroesofageo con Miglior Medicamento…buona lettura!
I sintomi del reflusso gastroesofageo
I sintomi del reflusso gastroesofageo tipici sono:
- Pirosi, bruciore retro-sternale
- Dolore toracico, dolore al petto
- Rigurgito di materiale acido
- Eruttazioni
- Raucedine
- Odinofagia, dolore alla deglutizione
I sintomi del reflusso gastroesofageo gravi sono:
- Disfagia, difficoltà nella deglutizione
- Ematemesi, rigurgito di sangue
- Melena, presenza di sangue digerito nelle feci
Sintomi del reflusso gastroesofageo: pirosi
Tra i sintomi del reflusso gastroesofageo il più comune è la pirosi.
La pirosi, dolore urente nell’area retro-sternale, è quella sensazione di bruciore nella parte terminale dell’esofago, che può irradiarsi in sede toracica. Essa è un sintomo tipico del reflusso gastroesofageo.
La pirosi parte dalla bocca dello stomaco e risalendo si può propagare al petto fino a raggiungere la gola. Una pirosi acuta può portare a dolore toracico.
Sintomi del reflusso gastroesofageo: dolore toracico
La pirosi, se acuta o perché progredisce può trasformarsi in vero e proprio dolore toracico. Il dolore toracico infatti può essere uno dei sintomi del reflusso gastroesofageo.
Purtroppo il dolore toracico da reflusso è difficilmente distinguibile da quello anginoso (derivante dall’angina pectoris) ho approfondito l’angina pectoris in questo articolo: Angina pectoris, dolore al petto
Nel dubbio consultare un medico o rivolgesi al pronto soccorso.
Comunque il dolore toracico da reflusso gastroesofageo è causato dell’instaurasi di spasmi nella muscolatura esofagea.
Sintomi del reflusso gastroesofageo: rigurgito di materiale acido
Tra i principali sintomi del reflusso esofageo vi è il rigurgito di materiale acido.
Il rigurgito di materiale acido, senza conato, è la percezione del reflusso retrogrado acido.
Il materiale acido contenuto all’interno dello stomaco, che ha già iniziato il processo della digestione, risale lungo le pareti dell’esofago verso la cavità orale.
Il rigurgito di materiale acido è un altro sintomo tipico del reflusso gastroesofageo.
Il rigurgito di materiale acido è spesso accompagnato da pirosi ed eruttazione.
É più frequente nelle ore notturne, quando siamo sdraiati in posizione supina.
ATTENZIONE a non sdraiarsi immediatamente dopo aver mangiato.
Il rigurgito di materiale acido può causare complicanze ed essere la causa di altri disturbi.
Il rigurgito di materiale acido può consumare lo smalto dei denti o danneggiare le corde vocali creando raucedine e odinofagia (dolore alla deglutizione)
Se il materiale rigurgitato, accidentalmente viene inspirato nella laringe verso i polmoni, può provocare tosse, crisi asmatiche notturne e nei casi più gravi polmonite da aspirazione.
Sintomi del reflusso gastroesofageo: eruttazioni
L’eruttazione è l’espulsione di gas dalla bocca. Il gas proviene dallo stomaco e l’eruttazione se eccessiva può essere legata all’alimentazione, ad una cattiva digestione o all’errato funzionamento della valvola che controlla il passaggio tra esofago e stomaco. Sicuramente può essere uno dei sintomi del reflusso gastroesofageo.
Per approfondire le dinamiche che stanno dietro al reflusso gastroesofageo ho scritto anche questo articolo: Reflusso gastroesofageo
Sintomi del reflusso gastroesofageo: raucedine e odinofagia
La raucedine e l’odinofagia come anticipato sono sintomi del reflusso gastroesofageo che dipendono dal rigurgito di materiale acido.
La raucedine è un alterazione del normale tono di voce. La voce può risultare gracchiante, più bassa o maggiormente stridula.
L’odinofagia è la sensazione di dolore durante la deglutizione. Può essere avvertita sia quando si mangia o beve sia quando si deglutisce semplicemente della saliva.
Questi sintomi sono un campanello d’allarme: la nostra gola è sottoposta ad un insulto acido. ATTENZIONE a non sottovalutarlo perché alla lunga può insorgere la disfagia, sintomo decisamente più grave.
Sintomi del reflusso gastroesofageo: disfagia
La disfagia è un sintomo considerato grave tra i sintomi del reflusso gastroesofageo. Essa dipende dall’erosione acida in seguito al reflusso.
La disfagia è la difficoltà nella deglutizione. Solitamente viene avvertita come un senso di corpo estraneo in gola che impedisce o rende difficoltosa la deglutizione.
Molto spesso è abbinata ad esofagite: infiammazione dell’esofago.
Sintomi del reflusso gastroesofageo: ematemesi e melena
Quando l’insulto acido è prolungato nel tempo e risulta molto forte possiamo andare incontro a perdite di sangue della parete esofagea.
Queste perdite di sangue possono dipendere da:
- Ulcere della mucosa
- Rottura di varici esofagee
- Lacerazioni dell’esofago
L‘ematemesi è il rigurgito di sangue di origine esofagea e solitamente è concomitante alla melena.
La melena è la presenza di sangue digerito nelle feci. Il sangue risulta digerito perché proviene dall’esofago e compie tutto il processo digestivo.
L’ematemesi e la melena sono gravi sintomi del reflusso gastroesofageo.
In questi casi andate di corsa da un medico o al pronto soccorso…mi raccomando!
Sintomi del reflusso gastroesofageo: conclusioni
I sintomi del reflusso gastroesofageo non sono da trascurare perché da un lieve disturbo esso può trasformarsi in una malattia debilitante e pericolosa per la vita.
Infatti se prolungato l’insulto acido oltre che ledere la mucosa può anche far mutare le cellule.
Si possono così creare stenosi: le cellule dell’esogfago si gonfiano perché infiammate (iperplasia) e quindi diminuisce il diametro esofageo.
Oppure si può sviluppare l’esofago di Barret, una complicanza del reflusso gastroesofageo di lunga durata.
Attenzione a questa patologia che nel 5-10% dei casi può progredire a displasia e nei casi più gravi può insorgere l’adenocarcinoma esofageo.
Per avere un idea su come trattare e curare il reflusso gastroesofageo ho scritto questo articolo: Rimedi per il reflusso gastroesofageo
Le chiavi della salute di Miglior Medicamento
Grazie per la lettura!
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